Gli ormoni del travaglio

Attenzione signori e signore vi presentiamo l’eccellente interpretazione di  Federica, Caterina e Giulia degli ormoni del travaglio. 

Federica è un’adrenalina: ormone responsabile della reazione “attacco o fuga” prodotta in grandi quantità quando  abbiamo bisogno di aumentare le prestazioni corporee per avere una reazione rapida e tempestiva in situazioni di stress e paura. Durante il travaglio è fondamentale che venga prodotta “a picchi” perché dalla sua produzione dipende la produzione di un altro ormone molto importante, ovvero l’ossitocina. 

Giulia è proprio l’ossitocina: l’ormone della fiducia che ha un ruolo fondamentale nell’org4sm0, nel parto e nell’allattamento (si esatto, in tutte e tre). Ma è un po’ timida e la sua produzione è influenzata fortemente dall’ambiente circostante. Mi sento tranquilla e al sicuro? Sono in un ambiente intimo e rilassante? Ottimo, l’ossitocina stimolerà le contrazioni uterine e l’armonia tra adrenalina e ossitona creerà un alternanza tra pause e contrazioni ottimali in tutte le fasi del travaglio. 

Infine c’è la pazzerella Caterina che è un’endorfina responsabile della sensazione di benessere che possiamo provare dopo un bel massaggio rilassante. Durante il travaglio ha un’azione fondamentale nelle pause tra le contrazioni, dando alla donna la possibilità di riposarsi tra una contrazione e l’altra, di contenere naturalmente il dolore e facendoci sentire un po’ “sballate” e poco razionali. 

Ma cosa succede se durante il travaglio non mi sento al sicuro? Non sono sostenuta? Ci sono troppe persone nella stanza? Se l’ambiente non assicura intimità e rispetto?
Rimango tesa, razionale e pronta a controllare ogni minima cosa che avviene intorno a me durante le pause tra le contrazioni senza mai concedermi il riposo fisico e mentale? 

Tutto il meccanismo degli ormoni viene alterato, il travaglio viene messo a dura prova da una produzione massiva di adrenalina data dal fatto che non ci sentiamo al sicuro e che dobbiamo “fuggire” da un’ambiente o una situazione in cui non ci sentiamo a nostro agio.

La mancanza di intimità e fiducia e la produzione di adrenalina non più “a picchi”, ha effetti negativi anche sulla timida ossitocina e di conseguenza si altera anche la produzione di endorfine.


Il risultato? Alterazioni della fisiologia della nascita, alterazioni nel ritmo e nell’efficacia delle contrazioni, stress fetale e materno, problematiche nella fase espulsiva.


L’ambiente intorno a noi è DETERMINANTE, rispettiamo e tuteliamo la fisiologia della nascita per un’esperienza del parto positiva.

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